Come resistere alle tentazioni e gestire gli attacchi di fame
Bisogna ricorrere a delle strategie che rallentino questo impulso: ecco quali.
Creati degli ostacoli fittizi che creino una certa distanza tra te e l’elemento che può farti perdere il controllo (ad esempio se io tengo degli snack vicini mentre lavoro nel cassetto della scrivania è troppo vicino perché posso semplicemente allungare la mano mentre lavoro e mangiare senza neanche rendermene conto, diventando come un gesto automatico senza fare nessuna fatica), evitando di compiere dei gesti inconsapevoli e fuori dal nostro controllo.
Una situazione diversa sarebbe quella in cui io lo snack non ce l’ho e devo andare a comprarlo se i viene voglia di mangiare qualcosa. Questo creerà la distanza tra me e l’elemento “tentatore” (non mi viene il termine giusto). Infatti questa situazione mi da il tempo di ragionare e di pensare se veramente ho fame o se veramente mi conviene credere e se ne ho veramente bisogno.
Creati un “mantra protettivo”, una frase rafforzante ed abituati a ripeterla ogni volta che introduci cibo, in qualsiasi situazione accada sia che tu stia introducendo il cibo giusto sia ce tu stia andando verso il cibo dettato dalla pulsione che sai che deve trattenere. Un mantra potrebbe essere ad esempio “MANGIO SOLO CIO CHE MI FA BENE “ o “MANGIO SOLO CIO CHE MI SERVE PER NUTRIRMI”
Se ti abitui a ripetere questa cosa ogni volta che c’è l’occasione di prendere del cibo ti accorgerai che ad un certo punto diventerà un meccanismo protettivo.
Fai tre respiri profondi ogni volta che stai per mangiare: ti aiutano a rallentare l’azione, ti frenano ma sopratutto attivano il sistema nervoso parasimpatico e ti aiutano a mangiare un po meno.
Evita a tutti i costi il multitasking: fare troppe cose assieme non ti consente di far le cose bene ma sopratutto sopprime la consapevolezza (mangiare mentre si guida, mentre si guarda la tv, mentre si lavora…) e ti porta a mangiare di più di quello di cui avresti bisogno. È necessario evitare di mangiare dalle confezioni, perché si perde la percezione delle quantità assunte.
La parte istintuale è quella impulsiva: ad un stimolo reagisce in modo immediato.
La parte razionale è quella che agisce con calma in tempi più lunghi.
Noi siamo sempre in equilibrio e contrasto tra queste due parti.
In conclusione: quale strategia ci permette ci fermarci prima della abbuffata?
Cercate di fermare quell’istante in cui abbiamo l’impulso di andare a mangiare certi cibi che sarebbe meglio evitare.
La chiave è quindi rallentare. La chiave è dare il tempo alla nostra parte razionale di emergere e farci ragionare in modo più consapevole e lucido sul fatto che, nonostante abbiamo sentito un forte impulso verso quei cibi “proibiti”, non necessariamente lo dobbiamo fare.
Strategie in sintesi
Allontanarci o essere già lontani da tutto ciò che può stimolare la nostra ricerca di cibo (esempio evitare di tenere caramelle o patatine quando sono a lavoro magari nel cassetto vicino alla scrivania). Meglio non tenere del cibo vicino ma metterci nelle condizioni di andare a comprarlo. In modo tale da avere più tempo di capire se veramente abbiamo bisogno di mangiare.
Fare dei respiri profondi prima di mangiare questi ci consente di rallentare. Inoltre bevi anche un bel bicchiere d’acqua, perché spesso la richiesta di cibo sostanzioso e saporito (dolce, salato, grasso) e sinonimo di scarsa idratazione.
Fate una cosa per volta, non mangiate mentre fatte qualcos’altro. Il momento del pasto deve essere un moneto importante e consapevole
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